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Apr 30, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Energia nelle Mani

Energia nelle Mani

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30 aprile 2013

 

 

L’Energia nelle Mani

 

 

 Guardo le mie mani ripensando a quante cose posso fare con esse

 

Sebbene il corso degli anni le abbiano cambiate

 

Allo stesso modo tutto di me

 

Un corpo fragile agli eventi traumatici e alle malattie

 

Una struttura auto rigenerante complessa e meravigliosa

 

Una materia fluttuante nello spazio sconfinato senza una vera ragione del suo esistere

 

Una particella tra infinite particelle gonfie…di vita

 

Quella stessa nella quale si culla il pensiero

 

Capace di annullare le distanze e superare le leggi della chimica e della fisica

 

La vita sta alla materia come il pensiero all’atomo

 

È pura energia

 

È vibrazione

 

Riguardo le mie mani…e ne sono certo

 

Se alla carezza accompagno un pensiero…

 

Diviene Amore.

 

Tp

 

 

Mar 30, 2013 - Senza categoria    3 Comments

Incessantemente

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29 marzo 2013                       Incessantemente

 

  

Incessantemente mi rammarico di chi non c’è più

O quanto meno non ci sia qui…a sentire…a toccare

E non aspetto…non voglio aspettare di rivedere un ricordo

 

C’è qualcosa di me che si smarrisce nella mente

eppure compenetra l’anima da cui proviene un senso di piacere

Ma non mi fermo..non voglio una sosta forzata per pensare

 

Come collimare due piani per farne uno

Che sia il primo confuso al secondo…così il tempo all’attesa

Il pianto al riso

La pioggia al sole

 

Si tu…ed io

Unici

 

 tp

 

 

 

 

 

 

 

Mar 19, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su TU e l’Esistenza

TU e l’Esistenza

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19 marzo 2013                 TU e l’Esistenza

 

 

 

È questo il momento

Non lo aspettavo

Ma lo avevo immaginato

Quanto le tue gestualità e la tua voce mi attraggano verso di te,

quando i nostri corpi parlano per noi e l’involontario avvicinarsi condiziona ragione e istinto,

mi seguono indiscrete le paure di ascendere nell’imponderabile gioia di rivivere sogni e speranze mai dome di dogmi sulla felicità o infelicità

ma non voglio che nulla si frapponga tra me e le tue labbra così che all’incontro con le mie si spenga la ferocia della sofferenza, complice della vile idea, non ci possa essere ancora amore ad aspettarmi

sento già il calore della tua pelle sul mio viso e chiudo gli occhi

è questo il momento

quando il reciproco infondersi d’amore diviene gratitudine alla vita e l’inatteso immergersi nella passione si VIVE

non me l’aspettavo

ma l’immaginazione ti aveva riconosciuta

come una parte dell’esistenza

 

tp

 

Mar 17, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il Mio Libro

Il Mio Libro

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Me ne sto seduto sulla sabbia a guardare il tiepido mare d’estate che, onda dopo onda, mi si avvicina. Ancora con il casco in testa, cerco una ragione per continuare a vivere. Terminato l’orario di servizio, presso l’ufficio anagrafe di Mestre, ho lasciato che la moto mi portasse dove la tristezza mi aspettava. La meta era sempre lui, il Mare. Un posto dove lo sguardo non incontra ostacoli, ma solo una sottile linea, quasi indistinta, di un incontro impossibile tra l’azzurro ed il blu. Laddove si possono interporre le similitudini esistenziali, senza il malessere di giudizi affrettati e inutili spiegazioni stereotipate. Momenti nel quale si precipita nel buio della malinconia, appiattita da un’inspiegabile, morbosa, volontà di non risalire e provare dolore, quanto più possibile. Con gli stivali, pantaloni e giacca frangiata di pelle, guanti e fazzoletto legato al collo, non provo alcun fastidio al colare delle gocce di sudore sul viso e su tutto il corpo. La gola serrata dalla rabbia litiga con il respiro, le mandibole intorpidite maltrattano i denti e la scarsa salivazione m’impedisce di deglutire.  Devo andare in dialisi. NO! Non ne posso più. Salgo di scatto sulla mia Kawasaki, l’accendo, inserisco la prima e apro prepotentemente il gas. Per un lungo tratto d’asfalto la ruota anteriore resta sospesa. Sfreccio per il lungomare del Cavallino a 140 kmh. La vista è annebbiata dalle lacrime e il cuore sembra impazzito. Il motore urla la mia inudita sofferenza. Percorro la tangenziale mestrina a 180 tra auto e camion. Sono sulla statale Romea a 210 kmh e le buche sembrano calci di mulo. Sono oltre Chioggia. Finisce la benzina, faccio il pieno e riprendo una corsa contro me stesso. Mi fermo a Ravenna in un bar, mi siedo senza togliermi nulla. Faccio fatica ad accendermi una sigaretta tanto tremano le mani. Aspiro profondamente la prima boccata di fumo e l’agitazione aumenta. La giovane ragazza del bar si avvicina e con voce delicata mi chiede “prendi qualcosa?” la guardo intensamente, quasi con astio, dietro gli occhiali scuri “si, gin tonic ghiacciato”. La guardo mentre si allontana. I suoi biondi capelli, appena arricciolati, sono spostati da un lato dal vento, la camicetta bianca sopra i jeans si solleva appena facendo intravvedere le sue forme rotonde. Posa il bicchiere sul tavolino e per un attimo mi guarda con gentilezza. Quelle verdi pupille incastonate nei suoi occhi bianchi, emanano luce propria sulla pelle del viso appena abbronzata. Le chiedo “puoi sederti con me qualche minuto?” non risponde e si siede. Mi levo il casco e gli occhiali “come ti chiami?” ripose il bloc notes e la biro sul tavolino in allumino “sono Letizia, ma non ho molto tempo e il padrone se mi vede…” la sua voce leggera proveniva dal movimento delle sue sensuali labbra disegnate da una natura benevola “Letizia, non preoccuparti, non ti tratterrò troppo, volevo ringraziarti” e lei “ringraziarmi di cosa, ma devi andare subito?” – “non ho molto tempo ora che ti ho conosciuta” – “io stacco tra un’ora, se mi aspetti…” – “mi piacerebbe davvero molto ma, tu non puoi saperlo, non so nemmeno come possa essere arrivato qui, so solo che è cambiato tutto” – “sei un po’ misterioso, non mi hai detto il tuo nome” – “oh, scusa hai ragione, Paolo, mi chiamo Paolo” – “dove abiti? – “a Mira, vicino Venezia” – “e dove stai andando?” – “se te lo dico non mi crederesti” – “beh, di gente ne vedo tanta col mio lavoro, ma tu, sei diverso, dimmi pure ti crederò” – “che ore sono, le 15 e 15, poco più di un’ora fa ero a Jesolo, ora mi vedi, sono qui, e devo ancora ringraziarti, perché per me sei un angelo” – “hahaha, adesso non adularmi, ma hai corso come un pazzo! Piuttosto, spiegati” – “volevo andarmene dalla vita, l’intenzione era di andare avanti, sempre più in là, ma tu mi hai fermato” – “non so se ho capito bene…” si alza e mi bacia sulla bocca “ma un angelo non può baciare e qualunque sia il motivo per cui sei qui, se lo vuoi, io sarò il tuo angelo” se ne rientra al bar velocemente. Sono estasiato. Aspetto qualche minuto, poi chiamo il centro dialisi “ciao Lucia sono Paolo, c’è un dottore per cortesia?” mi risponde il dott. Lucatello “dottore, stavo facendo una cazzata, sono a Ravenna devo venire in dialisi, ci sono problemi?” qualche secondo di silenzio “Tasinato, sbrigati, ti aspettiamo”. Mi sento sollevato. Entro nel locale per pagare, l’uomo alla cassa mi dice l’importo, prima di uscire “porti i miei saluti a Letizia, ha una cameriera davvero brava” mi guarda incuriosito “quale Letizia, quale cameriera?” – “la ragazza che mi ha portato al tavolo la bevanda” – “guardi che il bicchiere se l’è preso lei al banco”, il cuore per un istante si ferma. MA COME PUÓ ESSERE!

tp

 

Gen 18, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su L’amore Vero

L’amore Vero

amore, vero, intramontabile, emozione, ricordi

 

 

 

 

 

 

 

Se a Ricordartelo è l’Emozione

 

 

 

4 gennaio 2013

 

 

 

Innamorarsi…

 

non capita una sola volta

 

ma solo per una volta…

 

credi nell’amore

 

ed è quello vero…

 

tp

 

Dic 9, 2012 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Luna…

Luna…

luna, amore, romantica, desiderio,

 

 

 

La Luna Supina

 

 Supina la luna sull’orizzonte guarda con impazienza al domani…

Due innamorati seduti vicino al mare

Romanticamente scelgono la loro stella sperando nel domani…

Ed io così egoista…

Mentre ti penso…

Vorrei  ORA

Senza dover aspettare…

Senza dover sperare…

Per me il tuo domani

 

Tp

 

luna,amore,romantica,desiderio

Nov 19, 2012 - Senza categoria    Commenti disabilitati su NOI…

NOI…

noi, due, insieme, amore, gioia, romantici,

 

 

16 agosto 2011

 

 

NOI…

  

 

Cerca in me una lacrima d’amore

 

Trova…se vuoi…un sorriso d’amicizia

 

Ricerca nel riverbero di un sentimento la pulsione dell’emozione

 

Ritrova nel riflesso dell’affetto l’immagine di te

 

Conserva nei momenti di solitudine quella mia parte…

 

Che divenga l’espressione di te…

 

quando…

 

nel coinvolgerci all’esistenza

 

Si estende la ragione di NOI

 

tp

 

Ott 13, 2012 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Se…

Se…

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13 ottobre 2012

 

 

…e se la smettessi di piangere…

Se l’amore accogliesse il mio tempo

Se riuscissi a colmare il giorno di sorrisi

Se mentre guardo la tua foto…potessi immaginarti nel mio futuro

Se il tuo sguardo oltrepassasse la soglia del mio dolore

Se questa emozione vuota di gioia fosse colma dei miei desideri

Se avessi le ali…

ora ti raggiungerei

se…non ci fossero i se…

saresti…TU.

tp

 

Ott 11, 2012 - Senza categoria    3 Comments

Lo Specchio di Casa Mia

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poesia n. 256

 

 

 

Mi sono fermato a fissare la mia immagine

riflessa dallo specchio di casa mia

ho visto i miei occhi stanchi di banalità

ho visto il mio viso segnato dalla tristezza

e Ia bocca priva di sorrisi

sentimentÍ celati

sensazioni sfumate

tu non ci sei ed io ti parlo

tu non mi tocchi eppure ti amo

non vorrei dimenticare

invece iI tempo cancella

come una cicatrice sulla pelle

il dolore

e poi viene la gioia di abbracciarti

di baciarti

è la vita che entra in me

quando ti accarezzo i seni

e iI tuo nudo corpo avvince iI mio

sei stupenda

io ti amo

ma a casa mia c’è lo specchio della realtà

chissà cosa succederà

quando mi vedrà sorridere.

 

Tp

 

 

252)                 Questo è un MOMENTO…

 

…cornice di vita per noi due

è un punto fermo dell’amore

e sbirciamo da un’angolo

per vedere cosa dicono di noi

si

continuare

e alle spalle tutto il resto

ricordi

paure

un altro cammino in un nuovo sentiero

per mano

non più lontani

non più SOLI.

Tp

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Set 29, 2012 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il Mio Libro – Capitolo 18

Il Mio Libro – Capitolo 18

trapianto, rene, donazione, dono, amore

 

 

Il mio Trapianto di Rene

 

 

 19 giugno 1998, ore 24,30 “pronto?”  “il sig. Tasinato?”  “si…chi parla?”  “sono il dr. Perin del Centro Trapianti di Padova, c’è un rene compatibile con lei”  “ah…si…ehmm…posso chiedere la percentuale di compatibilità?”  “certo…quattro fattori su quattro, accetta di fare il trapianto?”  ”si…si certo…ma ho un problema…mio figlio è a letto e sono a casa da solo”  “veda di trovare una soluzione, l’aspetto nel reparto di Nefrologia 2 tra un’ora, va bene?”  “ok…si va bene arrivederci”  “arrivederci”.

 Per qualche lunghissimo istante restai immobile, dovevo capire se era tutto reale.    Poi chiamai Domi al telefono senza ottenere risposta, probabilmente al ristorante, dove cenava con amici, non riusciva sentire lo squillo del cellulare.    Pensai di telefonare a zio Mario e zia Rosa, loro abitavano a Vigonza, sulla strada per Padova, potevo portare Jony da loro e poi andare all’ospedale.    Entusiasti accettarono la mia richiesta e lo zio insistette per accompagnarmi lui.   

 Quando arrivai erano pronti per le procedure, feci gli esami del sangue, radiografia toracica ed elettrocardiogramma, poi incontrai il chirurgo dr. Rigotti il quale mi informò del protocollo da seguire, io chiesi solo di adeguare la terapia immunosoppressiva a dimensione dei miei ventidue anni di dialisi e mi rassicurò della sua attenzione alla cosa.

 Nacqui il 16 gennaio 1959 alle ore 24,15, fare il trapianto nella notte…sembrava una seconda nascita.

 Restai in attesa sdraiato in un letto della Nefrologia, attorno alle 3,30 mi predisposero per l’intervento, depilazione, preanestesia intervista e firma dei documenti per il consenso informato.    Ero emozionatissimo, sapevo che fino all’ultimo poteva verificarsi un imprevisto.    Lungo il percorso nei corridoi poco illuminati, un turbinio di pensieri mi tenevano in tensione ma entrato in sala operatoria, vidi il rene da trapiantare nel mio addome mentre lo pulivano e immediatamente tornò la calma.    Ero pronto ad accoglierlo e un pensiero andò al ragazzo che fatalmente è stato chiamato ad altra vita, ringraziando i suoi genitori che non si sono opposti alla donazione degli organi.    Quella notte quattro persone poterono riappropriarsi della loro vita per merito di un atto d’amore.    Quando l’anestesista mi chiede di contare da uno a dieci…arrivato a quattro mi addormentai.    Dopo poche ore aprii gli occhi con la voce dell’infermiera che mi chiedeva “come và?”  dissi “bene” e avrei voluto abbracciarla.

 Il periodo post operatorio rientrò pienamente nello standard previsto e dopo 17 giorni tornai a casa.    Mentre Domi guidava durante il tragitto, sentii un dolore acuto al braccio sinistro, mi era chiaro il motivo, la fistola si bloccò.    Sapevo che poteva accadere, però non così presto, in caso di rigetto dell’organo trapiantato era utile per fare la dialisi, in questo caso dovevo sottopormi a metodi alternativi piuttosto fastidiosi.    Ma andò tutto bene.

tp

 

 

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