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Mag 9, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Si può star BENE…leggi

Si può star BENE…leggi

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 9 maggio 2011

Cosa fare per star BENE

 

 

L’UOMO, quale forma vivente universale, matura conformemente alla conoscenza di sé stesso ma, non di meno, attraverso l’interesse dell’ambiente in cui vive e, per ultimo, nell’ascolto della propria spiritualità.   Ognuno può interagire con le varie componenti del nostro essere per mezzo di metodiche finalizzate alla disposizione e distribuzione delle parti energetiche quali elementi influenzanti la normale funzionalità biologica del nostro corpo.   Spesso capita di osservare alcune sincronie colte “per caso” in momenti del vissuto nei vari ruoli assunti nella società senza riuscire a coglierne il significato.  Lasciandole “scorrere” perdiamo la capacità di percezione di cui siamo dotati naturalmente.   In sintesi, l’insoddisfazione ed il malessere di cui soffriamo nell’odierna modernità, non ha una vera origine razionale ne logica e la “cecità” dello sguardo emozionale sulla vita, ci allontana da quell’equilibrio tra mente, corpo e spirito per i quali non possiamo privarcene ma, per motivi intrinseci, ignoriamo come difendere.   Voglio di seguito prestare alcune nozioni semplici (leggi regole) a cui sono stato introdotto per merito degli studi sul REIKI.   Fatene buon uso e potrete sicuramente migliorare il vostro stato di benessere.   Innanzitutto, chi ci consente di gioire della vita, di ottenerne sensazioni, emozioni e movimento, è il nostro CORPO.   Pertanto una buona igiene e la corretta alimentazione, stanno alla base nei principi fondamentali dell’entità biologica di cui siamo portatori. 

 

NUTRIZIONE:   mangiare è un’emozione, ogni pasto che si prepara e consuma in modo positivo, aiuta la digestione e l’assimilazione dei nutrienti in esso contenuti, perciò è bene non sostenere discussioni al momento di sedersi a tavola;  l’attenzione durante il pasto deve essere rivolta solamente al cibo ed eventualmente alla piacevole conversazione e mai su argomenti inerenti il lavoro e/o politica.   Limitare il più possibile la lettura e la televisione durante il pasto;   a tavola non si deve aver fretta:  se si ha fretta, è di gran lunga preferibile saltare il pasto;   la masticazione è l’inizio della digestione, si effettua  tranquillamente a piccole quantità (come fanno i bambini), pensando al tipo di cibo da ingerire e lo inghiottiremo ben masticato.   Infatti, dalla bocca partono i segnali elettrici e in parte chimici, diretti verso lo stomaco per informarlo del tipo di cibo e consentire agli organi digestivi (stomaco, duodeno, vie biliari, pancreas), di predisporre il grado d’acidità e gli enzimi adatti alla trasformazione di quel particolare alimento.   Per esempio i cibi proteici, in particolare la carne rossa e/o bianca, i formaggi e i legumi, necessitano per essere ben digeriti di un grado di acidità diverso (e di enzimi adatti) rispetto ai cereali; perciò non si dovrebbero mangiare nel corso dello stesso pasto i carboidrati (spaghetti, riso, ecc.) come primo piatto, seguiti da un secondo di carne, ma se si decide di mangiare la carne è bene abbinare ad essa le verdure ed altrettanto vale per i cereali.   Esistono altre associazioni fra i cibi da evitare, ma quella fra i cereali e la carne o i cibi proteici in genere , è la principale;    è’ opportuno salare i cibi il meno possibile , per evitare di dover bere molto durante il pasto,  è preferibile bere lontano dai pasti per evitare di diluire i succhi digestivi e alterare il grado di acidità di essi;   Non è consigliabile, anzi meglio evitare, di assumere bevande dolci o dolcificate durante il pasto per gli stessi motivi su indicati;    evitare il consumo abituale di toast, panini, pizzette, cibi fritti, dolciumi,  la presenza di grassi che si uniscono in molecole giganti (macromolecole) durante la frittura, rende difficile la digestione, così pure come i grassi impiegati nella preparazione dei prodotti dolciari;   l’abitudine di utilizzare il latte a colazione ad inizio giornata, tende a causare infiammazione dell’intestino. Il latte pastorizzato contiene in scarsa misura o per nulla batteri in grado di autodigerirlo, perciò necessita di un maggiore   impegno digestivo.   Poiché al contrario lo yoghurt è un alimento vivo, in pratica dotato di batteri in grado di autodigerirlo, conviene consumare yoghurt durante la prima colazione al posto del latte.  Anche il tipo di latte commercializzato attualmente addizionato di batteri simili a quelli dello yoghurt,  è bene non berne più di un bicchiere per volta.   È essenziale per la salute dell’organismo vincere la stitichezza;   bere almeno un litro e mezzo di acqua durante il giorno lontano dai pasti;   bere un bicchiere di acqua tiepida al mattino appena dopo il risveglio;    aggiungere all’alimentazione cibi ricchi di fibre, come verdure, frutta, cereali integrali; tuttavia i cereali integrali non devono essere consumati continuativamente ma assunti gradualmente due o tre volte a settimana;   non dimentichiamo l’attività fisica che consenta di muovere tutte le articolazioni, in particolare quelle della colonna vertebrale, se possibile fatela al mattino oppure nel tempo libero in palestra;  a fine settimana andate all’aria aperta per introdurre aria pulita;   alla sera se guardate la televisione o siete davanti il computer, massaggiare la pianta del piede appoggiandola sopra una palla da tennis (oppure alcune da tennis/tavolo dentro una scatola) muovendo il piede in tutte le direzioni,  infatti nel piede è presente una proiezione riflessologica dell’intestino, attraverso la cui stimolazione si ottiene anche un miglioramento dell’attività intestinale;   non abusare dei lassativi medicinali o naturali (funzionano di solito da purganti irritanti anche il latte e il caffè, specie se assunti insieme come caffelatte);   se usati spesso tendono ad irritare cronicamente l’intestino, provocando un colon spastico, cioè un intestino abitualmente contratto fino a diventare atonico, quindi la parete intestinale cessa di esercitare la sua spinta sulle feci e la parte terminale dell’intestino (ampolla e sigma) dilatandosi trattiene il materiale fecale causando perciò autointossicazione dell’organismo (pare contribuisca alla formazione del cancro rettale);   anche l’uso sconsiderato di piccoli clisteri possono creare atonicità (come sopra), quindi necessita cambiare drasticamente le proprie abitudini e regolarsi come indicato precedentemente;  può essere utile provare con la medicina non convenzionale, es. l’Ayurveda, che consiglia il Panchakarma stagionale, cioè l’effettuazione in primavera di sette grandi clisteri, tre nella prima settimana , due nella seconda , uno nella terza e uno nella quarta.  Per effettuare il clistere bisogna preparare un litro e mezzo di acqua bollita per quindici minuti e lasciata sbollentare sino circa a 30°, cui si aggiunge un cucchiaio di olio di oliva;  poi ci si pone coricati sul lato destro e il liquido immesso gradualmente sino a che riesce a trattenerlo, ma nel corso dell’irrigazione, occorre che si sposti a poco a poco in posizione prona e quindi quasi sul fianco destro, in modo che il liquido raggiunga la totalità del colon;   sostituire il caffè, almeno quello del mattino, con caffè d’orzo;   limitare il the solo nel pomeriggio;   secondo la medicina cinese il caffè di prima mattina  stimola la secrezione degli acidi gastrici nelle viscere, aggrava l’irritazione della mucosa gastrica, specie in persone già gastritiche (può causare fastidiosi reflussi gastrici, acidità e alitosi); 

LA RESPIRAZIONE: ogni giorno passano attraverso i capillari degli alveoli polmonari migliaia di litri di sangue, che cede anidride carbonica mentre assorbe ossigeno;   secondo lo YOGA , attraverso la respirazione non solo si eliminano le scorie e si assorbe l’ossigeno, ma si assume anche il Prana, cioè  l’energia vitale universale presente nell’aria.  Dunque la respirazione depura, nutre e rafforza, proviamo fare un’analisi di come rapportarci ad essa;

chi vive in città difficilmente potrà respirare aria salubre, aggiungiamo il fumo e ambienti chiusi e/o male condizionati, diviene indispensabile la gita domenicale fuori città a tutela della propria salute;   passeggiare in montagna, al mare o nei parchi a piedi o in bicicletta, per inalare aria pura e con essa il Prana, dovrebbe essere il nostro principale divertimento;   inutile soffermarsi sui danni della sigaretta, doveroso è smettere;    i rimedi per il fumatore con l’intenzione di smettere ci sono, in primis la scelta e la volontà, ma anche dall’agopuntura, soprattutto dell’orecchio e anche da particolari metodi omeopatici.  Sul padiglione auricolare vi sono delle aree in relazione con i centri nervosi che regolano il contenuto delle sostanze chimiche nel sangue, fra le quali la nicotina, la quale diminuendo di concentrazione ne viene  richiesta ancora alla corteccia cerebrale (dove risiede la coscienza), da cui nasce la spinta volontaria al fumo.   La puntura in precisi punti del padiglione auricolare, crea un’interferenza elettrica che impedisce di avvertire il calo della nicotina nel sangue e dunque rende possibile lo svezzamento dal fumo;   resta da liberare i polmoni dalla mucosa impregnata dei residui della sigaretta e della nicotina, il mio consiglio è di procedere con aerosol naturali, caldi e/o a vapore a base di olii essenziali d’eucalipto, timo e niaouli (malaleuca), che disinfettano e sciolgono le mucosità;   le seguenti operazioni sono importanti;   esercizio di respirazione yoga, mettiamoci in piedi o seduti, ma con la schiena eretta, inalare l’aria attraverso il naso e riempire con essa i polmoni, spingendo con il diaframma verso il basso (cercare di percepire la sensazione di espansione della base inferiore dei polmoni) finché si gonfia anche l’addome, poi spingere l’aria verso la parte media e superiore del torace (come fosse un’onda) in modo da espandere prima la parte media e poi la superiore del polmone. Infine lasciare uscire l’aria;   il vivere sociale di oggi propone stereotipi diretti all’affermazione di sé stessi allungando la distanza tra mondo interiore e quello esteriore, questo provoca uno “svuotamento energetico” tanto da affievolire la volontà di evolvere i principi e valori di cui l’uomo è portatore per destino; 
La meditazione, la preghiera, l’introspezione e la riflessione costituiscono un modo per “ritrovarsi” pienamente nella propria spiritualità;
potrebbe sembrare complicato soggiungere alle nostre attività quotidiane, lo spazio per concentrarci su di noi, ma assicuro che un “pensiero positivo” a colazione, pranzo o cena tutti i giorni, lavora sulla nostra condizione psico-fisica molto, e ripeto, molto più di quanto possiamo immaginare;   per esempio, quando siamo davanti al nostro piatto focalizziamo l’attenzione sul cibo, il cervello invierà dei segnali allo stomaco secondo il colore, il profumo, la composizione degli alimenti e tutto l’organismo si predisporrà ad accettarlo,

l’effetto di questo semplice gesto quotidiano destinato al nostro “volerci bene” è una vera medicina;  tutto ciò si può ripetere ogni volta che lo si desidera e vale per molti aspetti della nostra vita relazionale.  Quando qualcuno ci fa soffrire con una risposta cattiva, un atteggiamento irrispettoso nei luoghi frequentati giornalmente (lavoro, sport, comunità ecc.) non odiamolo e chiediamoci se involontariamente siamo stati noi a sbagliare qualcosa, è certamente un modo per rimanere nel presente, evitando di sostare nel passato ricercando le risposte ai perché dei contrasti e trattenendone i rancori, potremo proiettarci positivamente nel futuro;  nello Yoga la preghiera del mattino equivale al “saluto al sole” per ringraziarlo del miracolo che compie sorgendo ogni giorno contribuendo allo sviluppo della vita in tutto il pianeta;   mentre  le preghiere della sera sono purificanti e quelle del mattino tonificanti,
le preghiere dei pasti sono collegate al polo metabolico che produce calore ed energia elettrochimica,  le preghiere serali sono legate al polo toracico che è la polarità affettiva,  le preghiere del mattino riguardano il legame dell’Uomo con il Cosmo;   la meditazione, come la preghiera, richiede concentrazione ma è bene distinguere le due cose;   la preghiera ci lega all’aspetto spirituale religioso e ci compenetra con la fede,  nella meditazione riconosciamo la nostra personale natura spirituale e ci abbandoniamo ad essa;  è un po’ come farsi cullare dall’acqua del mare che annulla il peso del corpo e apre lo spazio dell’anima provandone un piacere sublime;  si può ricercare l’abbandono ascoltando musica, componendo, dipingendo, persino nel sesso, ma l’abbandono deve essere vissuto consapevolmente e non indotto da farmaci e da droghe. Questo è l’errore principale di chi comprende intuitivamente l’importanza dell’abbandono, ma lo cerca con mezzi esteriori che annullano la consapevolezza e dunque lo rendono non solo inutile, ma deleterio per il nostro equilibrio;   provate a seguire il seguente schema, è una meditazione Reiki nel quale l’amore può trasformarsi in estasi, è preferibile farlo alla sera dopo le 22;  

Prima di tutto centra le mani sul cuore,   fa’ in modo di non essere disturbato e mettiti comodo,  accendi due candele davanti a te, inserisci un cd musicale che riproduca relax (ottimi quelli per Reiki),  chiudi gli occhi e visualizza di entrare nel tuo cuore come se fosse il tuo paesaggio preferito,  pieno di luci e colori,  lascia che la tua fantasia scorra libera,  questo paesaggio e questo luogo sono espressione di TE,   in esso trovi accoglienza, tranquillità,  sicurezza, risposte, conforto, dolcezza,  raggiungi ora la parte più alta del tuo luogo prescelto,  la sommità dell’altura da cui puoi vedere l’intero paesaggio, siediti, sei al centro del tuo cuore e il cuore è il tuo centro,  accogli la luce che entra in te dalla sommità del capo e ti riempie di amore, forza, compassione, pace ed energia,   rivolgiti al tuo angolo di interiorità ogni volta che il tuo equilibrio è turbato, ogni volta che ti serve consiglio, aiuto, lucidità. Entra nel tuo cuore e solo a partire da lì decidi cosa dire, cosa fare e chi amare.

 

A cura di Paolo Tasinato

 

Mag 7, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Passo del mio libro

Passo del mio libro

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La Vita Smarrita

da “Il Mio Libro”

“L’infermiera mi dice – una persona desidera vederti – rispondo – tra qualche minuto vado -.   Mentre non riesco staccare lo sguardo dalla finestra, oltre la quale non vedo nulla, ripenso a quello che voglio dirle.   So chi mi aspetta.   Ho trascorso gli ultimi dieci giorni appeso al rene artificiale.   Un medico, parlando con qualcuno sottovoce nel corridoio, prospettava qualche anno di vita per le persone prive della funzionalità renale sottoposte a dialisi.   Da un momento all’altro mi trovo in mezzo ad una strada, avvolto da una fitta nebbia e ad ogni passo, in qualsiasi direzione vada, un’auto, un camion o altro mezzo, sopraggiungono a folle velocità suonando il clacson, sfiorandomi di poco e facendomi rabbrividire per lo spostamento dell’aria.   Il disorientamento è totale, una folle paura mi attanaglia la gola spezzandomi il fiato fino a piegarmi sulle ginocchia con la testa tra le mani…ad aspettare l’inevitabile impatto.   È quanto provo in questo, fin troppo bello, aprile del 1976.   Oltre quel vetro, nel reparto di Nefrologia e Dialisi di Dolo, il mondo è dipinto di grigio.   Mi alzo da letto e mi dirigo verso la sala d’attesa con tutto quell’enorme peso del mio corpo.   Apro la porta, lei è li, in piedi nella stanza vuota, con entrambe le mani innanzi a sé a sorreggere la borsetta nera, avvolta nel suo vestito color cielo che mi piace tanto, le scarpe col tacco alto intonate all’abito, i lunghi capelli scuri sciolti a nasconderle il viso, mi guarda con quella dolce espressione dei suoi occhi neri e poi corre ad abbracciarmi.   Sto male, malissimo, doverle dire quanto ho deciso è una spada che mi trafigge il cuore.   Mi chiede – come stai in quei pochi secondi prima di rispondere, mi coglie inaspettata la rabbia soffocata dalla sofferenza di quei giorni e rispondo bruscamente – ci dobbiamo lasciare… -, no Paolo non così mi dico – non posso assicurarti alcun futuro, devi andare senza pensare a me… –  scoppia nei miei pensieri la contrapposizione tra ragione e risentimento per quanto mi accade – non voglio continuare con te…non ti amo…vattene via, ho deciso  perché…perché questa bugia, non è questo e non è così che le volevo parlare, non riuscivo a fermare questa reazione immotivata.   Si mise a piangere, tentava di abbracciarmi – ti prego voglio starti vicina, voglio aiutarti, non mi lasciare – ma io mi ritraggo, lo stomaco è in fiamme, mi odio, il suo singhiozzare mi innervosisce di più e le grido – smettila…smettila, vai a casa e non venire più – incredibile, non mi riconosco…cosa sta accadendo, poi lei reagisce con forza – perché mi tratti così, dicevi di amarmi…che diritto hai di privarmi della possibilità di decidere io cosa voglio fare…non ci sei solo tu – stupito osservo quelle lacrime che le segnano il viso… e ritorno in me.    Anch’io l’amo e quasi per miracolo ritrovo la calma – si, hai ragione…non è giusto, non volevo dirti quelle cose, non so cosa mi è successo – e mi lascio cadere sulla sedia, privo di ogni forza.   Lei si avvicina, si inginocchia davanti a me, prende le mie mani e con voce suadente dice – se l’amore si perde in queste cose non può essere amore, invece io ti amo -.”

LENA, così la chiamavo

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Apr 25, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il Senso dell’Amore

Il Senso dell’Amore

 

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24 aprile 2011

 

 

Un uomo può amare oltre quanto può dare

Una donna può dare oltre quanto può amare

L’Amore può Dare

Infinitamente di più

Di quanto un uomo e una donna

Possano immaginare

 

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Feb 23, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su poeticamente…

poeticamente…

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Malinconicamente ascolto i miei passi nel silenzio di questa fresca notte di autunno mentre lo sguardo si perde tra le  stelle che mi sorridono

Una foglia si stacca da un ramo planando piano sul marciapiede illuminata dalla fioca luce di un lampione…

E allora anch’io sorrido se penso che al prossimo vento di primavera…un’altra foglia… si  ritroverà su quel ramo…ad osservare un cielo…a sé più vicino

tp

 

Sono una vela in attesa di gonfiarsi…in un mare dove le onde di vita si nutrono delle esperienze

Mai poche e mai troppe

Così come il cammino di Dio non ha lasciato tracce nell’aria, nel mare, sulla terra

Ma le ritrovi negli spazi dell’anima,

Nelle libere proiezioni dei sogni

Nella profondità dello spirito

Allora si…il movimento dei significati riempie gli spazi…e la vela rompe l’immobilità della mente

tp

 

Quando guardi le stelle ricordati di me perchè in ognuna di loro c’è un bacio per TE

 

Stavo seduto nel prato primaverile e vidi passare il vento, gli chiesi “dove vai vento?” e lui “dove andare non mi è dato sapere ma porto con me le cose che ho conosciuto” Poi vidi la pioggia e chiesi “cosa fai pioggia?” E lei “cosa faccio non mi è dato sapere ma porto con me le cose che ho conosciuto”

Morale:  Dove andare e cosa fare conta poco…quel che conta è  “portare” ad altri il valore della conoscenza

tp

 

“Che il sole ti illumini sempre

 l’amore ti circondi

E la pura luce dentro di te guidi il tuo cammino”

(frase da un canto buddista)

 

“il vero Amore del prossimo si traduce nel coraggio e nella forza

Più nutriamo Amore per gli altri più avremo fiducia in noi stessi”

XIV DALAY LAMA

 

La prima sera di un bacio smarrito imprigionai nei pensieri le tue labbra di pra’ fiorito

Nell’udir i battiti del mio cuor in petto è come l’acqua nel cader sulla roccia di getto

E dissi questa è gioia…è passion…è Amor…Vital linfa da sempre recondita nel mio ardor

E sol questo or chiedo e prego…perché si ripeta senza fine sebben riconosco è grande il mio ego

tp

 

Il bello dei mari è quello che non navigammo

Il bello dei nostri figli non è ancora cresciuto

Il più bello dei nostri giorni non l’abbiamo ancora vissuti

E quello che vorrei dirti di più bello non te l’ho ancora detto  

N. Hikmet

 

Per fare un prato ci vogliono un trifoglio e un’ape

Un trifoglio…un’ape…e un sogno

Se saran poche le api

Basteranno i sogni 

E. Dickinson

 

Non c’è un solo modo

Un come…un dove

Ma da poche parole coniugate nel cuore

Scaturiscono emozioni

tp

 

 

Per avere fiducia in se stessi è necessario

Conoscersi

Capirsi

Amarsi

Per arrivare a tanto si deve acquisire la consapevolezza di aver

Conosciuto

Capito

Amato

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Lascia che scorra ma prestagli attenzione

Lascialo creare ma seguine i progetti

È inarrestabile ma fissane i movimenti

Il tempo…

Un’invisibile architettura le cui strutture interagiscono nelle variabilità della Vita

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Perchè chiedersi perché

Quando la ragione sta in noi

Come il gioco sta nella vita.

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Per non fare rumore appoggiavo piano i piedi sulle nuvole mentre tu giocavi serenamente tra i fiori Di tanto in tanto scrutavi il cielo sperando che il sole continuasse a splendere

Così dissi al vento di entrare nei tuoi capelli per sussurrarti “questo cielo avrà sempre il colore dei tuoi occhi

Questo prato porterà sempre il colore del tuo vestito

Ed il sole illuminerà sempre il tuo cuore con il  colore dell’Amore”

La felicità ti fece correre…quasi volare…e d’improvviso ti ebbi tra le braccia

Anch’io ora sono felice…Felice di vivere

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Ho acceso un fiammifero e ti ho vista

Ne ho acceso un’altro e già non c’eri

Perchè come un respiro sei già dentro me

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Se tu fossi stata

Ciò che sei ora

Per quello che saresti domani… ricomincerei

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Le conoscenze sono tante

Gli amici pochi

Ma è quel poco che rende grande il cuore

tp

 

L’amicizia

Se l’accendi ti riscalderà

Se l’alimenti ti illuminerà

Se la rendi importante unirà in te ciò che è diviso

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E mentre ti allontani

Ti seguono le parole mai dette, desideri mai espressi nel tempo così immaturo da sentirsi ingrato per non aver prestato attenzione al proprio scorrere.

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E poi lui guardando la sua bocca le disse:

Le tue labbra attingano dalle mie l’oblio per la tua sete d’amore,

Prendi dal mio petto la forza per lasciarti cadere tra le braccia della felicità

Fa che il giorno seguiti alla notte senza chiederti chi io sia

Poiché non ha importanza chi o cosa…ma solo quando e dove tu mi possa trovare

tp

 

L’anima s’illumina liberando un pianto di gioia

Come una sferzata di vento è l’emozione delle tue labbra

Una carezza racconta chi sei

Ed io…non smetto di sognare

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Tra il passato ed il futuro

Noi viviamo ora

L’esistenza più breve

Tra due ETERNITÀ

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Quando il buio ti immerge traendoti in inganno…

Apri gli occhi dell’anima…

Scorgerai sempre una luce che ti indica la giusta via

Quella dove lo spirito trova nutrimento

Laddove l’illuminazione non ha ombre

E la mente trova finalmente la Pace…

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Questa vita scorre lungo binari invisibili

E i nostri passi faticano sul percorso reso tortuoso da accadimenti non casuali

Ma è nel momento in cui manca il respiro

Che il vento della ricerca riempie il torace di nuova energia…

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L’amore è…

Un bagliore che si avvicina con la velocità della passione…

Una flebile fiammella che diviene un fuoco

che si espande tanto in fretta quanto più spazio c’è nel cuore

E arde tanto quanto l’anima è più ricca di sentimenti…

tp

 

Se all’alba e alla sera di un giorno invernale maledici l’aria che ti fa venir la pelle d’oca…

Se un giorno primaverile maledici il tiepido calore del vento che accarezza la tua pelle…

Se maledici il sole d’estate che brucia il tuo viso…

Se un triste tramonto autunnale maledici l’arrivo del freddo…

GIOISCI PERCHÈ QUESTE SONO LE STAGIONI DELLA TUA VITA E TUTTI I GIORNI SONO LA NOSTRA STORIA

tp

 

Una nave arriva al porto ci rimane un pò e riparte…

Così la nave dopo…

E la successiva…

Svuotano le mille cose contenute nelle stive e ne portano via altre…

È proprio come il nostro cuore quando riceve l’amore…

È il ciclo della vita e si deve vivere rendendo preziosa ogni cosa che ci porta

tp

 

Quanto fluisce dall’anima Innalza ciò che noi siamo

E ciò che siamo lo possiamo offrire con l’essenza dell’amore

tp

 

Scegliere ogni momento della vita e renderlo importante significa riempire ogni vuoto dell’esistenza

tp

 

Io ti sarò sempre vicino come l’ombra che si proietta giocando col sole

e la penombra nella limpida notte lunare

Sarò come l’aria per il tuo respiro…un pensiero per ogni tuo desiderio…

Mi trasformerò in una medicina per guarire ogni tua malattia e metterò le ali per accompagnarti nei tuoi sogni più belli…

Ti accarezzerò come fa il vento nel prato di primavera e diverrò pioggia quando avrai sete d’amore…nessuno potrà mai dedicarti, più di me, ogni passione…ogni dedizione…in ogni istante…perchè io sono la VITA

tp

 

La sofferenza è…

Una luce che si spegne…

Un campanile privo della campana…

Un tronco rinsecchito sulla spiaggia…

Un vagone vuoto in coda al treno dell’infelicità…

La gioia e la felicità sono quindi una condizione della vita…

Che il tempo modifica nel suo inesorabile trascorrere…

tp

 

Dove arriva lo sguardo

Ogni percezione dell’udito

O dell’olfatto

Ogni cosa che si tocca

Ogni pensiero

Ogni respiro

In ogni luogo e spazio si dispone un “perchè”

Per non perdersi in tutto questo c’è un modo

VIVERE LA VITA

Nella consapevolezza che l’esistenza è UNA e UNICA

tp

 

Quando l’immaginazione sale fino alla fine dei pensieri…

Rimani tu

Quando la compassione vola sopra tutti i mali…

Rimani tu

Quando alla passione cadono le ali precipitando nella dimensione dell’anima…

Rimani tu

Quando l’amore raccoglie la luce del cielo e la porta al cuore…

Rimani tu…che sei la mia FELICITÀ

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La tristezza è un istante di vita in cui si spera un desiderio possa avverarsi

La solitudine è ciò che rimane dopo il suo avverarsi

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Tu sei la calma per il mio respiro affannoso

sei il riposo di una giornata faticosa

sei la dolcezza di un passato amaro

Tu sei come il vento che cerca tra i rami il suono della propria esistenza 

Come accade a me quando l’insinuazione tra le tue labbra diventa armonia per le mie gioie

tp

 

I rapporti e i sentimenti si possono estendere oltre le proprie intenzioni

L’altruismo e l’amore trovano confini solo nei fatti dimenticati

La solidarietà e l’assistenza sono consapevolezze percepite nei gesti quotidiani

tp

 

L’inclinazione di un pendio è la soggettiva interpretazione di una salita

Accettare la sofferenza per raggiungere la felicità è la medesima condizione temporale in cui la solitudine è il preludio per essere amati

L’amore è l’ultima emozione prima della tristezza

tp

 

Fare una scelta e chiedersi perché l’abbiamo fatta

è la naturale conseguenza della nostra insoddisfazione

Provare piacere per la vicinanza di una persona senza porsi domande

è la naturale conseguenza dell’amicizia

tp

 

Il presente termina nel momento in cui nasce…

Mentre penso e scrivo…e il tempo scivola via confuso col passato come un pensiero che scende fluido con l’inchiostro della biro…e diviene futuro in una parola stesa sul foglio…

Io sono già lontano con la mente e realizzo in una frase la piccolezza di questa vita

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A volte parlo perchè il silenzio disturba la mia serenità…

A volte rimango in silenzio perchè parlare disturba la mia serenità

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Il mio pianto si disperde nel vento alla ricerca dell’ultima speranza…per poterla coltivare in grembo al cuore e far rinascere il desiderio di amare un’ultima volta…restituendo alla vita il più prezioso dei significati 

tp

 

Una piccola gioia scaturisce da un piccolo gesto

La fonte dell’amore sgorga da uno spirito libero

Il piacere dell’ascolto sta nelle parole che raggiungono il cuore

La felicità è la conseguenza di un

Gesto

D’amore

Propagato dal

Cuore

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La luna attende la sera  stanca del giorno troppo lungo

La notte prega il trascorrere del tempo per  poter rivedere l’alba

Il sole riempie di luce ogni cosa ignaro delle attese…dei significati…degli amori che nascono e muoiono nell’eterno movimento dell’energia…

La vita concatena in sé ogni sincronia

tp

 

Mi inoltrerò nella mente alla ricerca di me stesso affinché riaffiorino dal magma delle storie perdute i ricordi più belli

Riderò e piangerò ogni giorno per dare più significato all’esistenza

Lascerò che una parte di me si congiunga a te per divenire UNO

e non fare che il destino compia il suo progetto

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Io sono…se quando mi chiami…qualcuno in me ti risponde…

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Solo conoscendo te ho capito chi sono…

perché tu sei come una scoperta…

Conseguenza della ricerca

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La vita ha un senso

Se il senso della vita

Si ricerca nella propria esistenza

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Mi sono seduto in una solitaria panchina per ascoltare il fruscio delle foglie mosse dal vento primaverile, quando quasi d’incanto, ti sei avvicinata a me…

Ti chiesi “come ti chiami?”

tu risposi “sei stato tu a chiamarmi”

ed io “come ti ho chiamata se non conosco il tuo nome?”

e tu “prova a chiederlo al tuo cuore”

allora ho capito n

on tutte le domande hanno una risposta

donare amore è un libero modo di esprimere la propria naturalità

È comunicare la propria essenza

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Il dubbio scorre traversale lo spazio delle mie certezze, così interrogo la mia razionalità per rispondere ad una dominante emozione che trasporta la gioia di sfiorare col desiderio le tue labbra

Ma quando sono sopraffatto dalla fragranza del tuo profumo che sublima la tua vicinanza

Non servono risposte

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Conto di esserci quando tu sarai

Potrò essere quando tu mi avrai

Ancora oggi ignoro quando tu potrai esserci

Prenderò una parte di te quando tu mi ignorerai

Lascerò tutto in te quando nel tuo cammino perderai ogni traccia di me

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La forza dell’essere…sta nella percezione di sottili energie emanate da virtualità che sebbene complesse…sono parti imprescindibili nella quotidianità del nostro vivere

tp

 

Il sapere è frutto della conoscenza…che è ricerca…studio…consapevolezza

Ma essere consapevoli di ciò che siamo…dove andiamo e perché…è frutto della vita

tp

 

La fatalità non è un caso

Come non lo è il destino

Che non può essere solo il motivo della nostra esistenza…scaturita da dinamiche universali e cosmiche…così lontane dalla nostra ragione da dubitare si possano spiegare con formule univoche

tp

 

frase da Meiji Gyosei

“il sentiero che seguiamo nel mondo e il compito che cerchiamo di non fare…dobbiamo affrontarli,

Anche se in cuor nostro non ci danno piacere”

Imperatore Giapponese Mutsuhito Meiji

 

Quel giorno stavo in preghiera…le mani congiunte al petto…emozionato e impaurito…una lacrima di vita mi scendeva sul viso…e nella luce vidi Lui…

mi disse “so che chiedi amore, ma ogni sentimento produce l’eco di sé, perciò cerca nella tua anima, se trovi l’amore per te stesso saprai amare il tuo prossimo”

così smisi di pregare per un aiuto…e compresi che amare significa… dare

tp

 

Vorrei essere la prima goccia di una pioggia d’estate che accarezza la tua pelle …e nell’attesa di svanire…lasciare la fresca sensazione del primo amore

tp

 

IO HO…

La terra su cui cammino

L’aria da assimilare al respiro

L’acqua per il mio ricambio

Un rosso tramonto di luce

Ma il mio sguardo si perde alla ricerca del tuo che si confonde in questo cielo troppo piccolo per riempire il mio cuore     inviato

 

IO POSSO…

Vivere secondo regole mai scritte

Sognare la libertà in ogni dove

Desiderare il viaggio più grande

Colorare una tela di arancio

Ma come posso riavere il sorriso affidato incautamente al fiume della mia solitudine?

 

IO VOGLIO…

Quanto mi è dato avere

Scoprire ciò che è recondito

Espandere la mia essenza

Immergermi nel giallo di un campo maturo di spighe

E liberare ogni sentimento d’amore confinando in un ricordo smarrito…il senso di vuoto della vita

 

IO AMO…

Il movimento di ogni cosa

La percezione dell’incomprensibile

Il ritmo incessante della ricerca

Un verde tappeto su cui stendere la mia parte debole

Un fuggente sorriso colto dal cuore…che come alla nave…basta la luce di una stella per non smarrire la rotta

 

IO PARLO…

Dei miei ricordi

Dei progetti su cui articolare la mia mente

Degli amori…delle sofferenze

Di quegli sguardi verso l’azzurro per fissare indefinitamente un inizio

Di quell’Angelo affidatomi alla nascita e che pazientemente mi aiuta rimediare ai miei sbagli

 

IO VEDO…

Lontano da ciò che mi è vicino

L’approssimarsi di eventi incontrollati

L’ancora per dare riposo alla mia riflessione

Un avvolgente mantello color indaco nel quale accogliere la mia impreparazione

La soglia di questa vita…e l’inizio dell’ignoto dove si perdono le certezze…le speranze e i desideri

 

IO SO…

Di essere una parte delle parti

Un soffio di vento nel tempo

Il ramoscello che si tende offrendo il suo piccolo contributo all’albero

Uno dei tanti riflessi di un cristallo posto al sole da cui si sprigionano le innumerevoli irradiazioni della vita…la stessa…di cui ci nutriamo tutti i momenti senza la piena consapevolezza del suo valore

tp

 

Al tramonto della vita la  conoscenza di alcune fondamentali risposte sul  nostro esistere  eleva lo spirito ad un livello superiore, in verità, una quotidiana azione d’amore riempie di significato  ogni vuoto in noi, disponendoci alla ricerca  “dell’ Essere Infinito” che aleggia nel recondito fin dalla nascita, così avviene la crescita interiore che porta, con l’osservazione, alla consapevolezza della  connessione tra uomo e l’Universo

tp

 

Nella scoperta di sé stessi c’è un ostacolo…sé stessi…

Nell’aver conosciuto sé stessi c’è un ostacolo…accettarsi…

Per questo non basta una sola vita…

Ma solo UNA ha il senso profondo dell’esistenza…

Quella è in cui hai conosciuto Dio

tp

 

Ti ho incontrata tra le nebbie dell’invero

Ti ho ritrovata tra i pollini di primavera

Ti ho conosciuta nel sole dell’estate

Ti ho accompagnata tra i colori autunnali…

Ed ora che sei tra le mie braccia…mi spieghi perché cazzo ci hai messo un anno a darmela?

tp

 

Io

Come ghiaccio sul tuo caldo addome

Io

Come 1 rivolo di desiderio sulle tue labbra

Io

In volo radente sul tuo cuore

E TU…

1 goccia di miele nell’anima

tp

 

 

Feb 18, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il Benessere

Il Benessere

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Cos’è il benessere?

È la percezione di sé stessi in relazione ai principi fondamentali dell’esistenza “Corpo, Mente, Spirito”

L’unione di tali principi ci avvicina alla conoscenza del “chi sono…e dove vado”.

 

Cos’è la malattia?

È un sintomo della vita provocato inconsapevolmente dal mancato ascolto del presente, rischiando di delegare ad altri quelle che sono invece le nostre “potenzialità” di difesa della salute..

 

Cos’è l’empatia?

È la capacità di “essere” un’altra persona.

L’empatia è uno strumento di lavoro utilizzabile per chi “sa” di “essere”,

è la sicurezza di sé stessi che concede la possibilità di “entrare” in sintonia con altre persone per aiutarle nel loro percorso di vita.

 

Cos’è il Reiki?

È la tecnica di studio del “qui… e la”,

è l’essenza dei “talenti” spirituali rapportati al valore universale bio-molecolare dell’entità uomo,

è l’unione tra ciò che “è” e ciò che “non è”.

 

Come si utilizza l’energia Reiki?

L’energia è “La Forza” che muove l’universo dall’evento del BigBang, essa sfrutta le particelle subatomiche per la realizzazione della vita, noi siamo particelle nell’universo e assumiamo spontaneamente tale energia, se per qualche motivo non ne siamo capaci può intervenire un “operatore” che conosce il metodo per accumularla e infonderla con il contatto delle mani, la “REI” è l’energia universale che si associa al “KI”, energia individuale, essa si utilizza per il proprio benessere e per quello altrui.

 

Chi diventa operatore Reiki?

Diviene “Master Reiki” chiunque “SA DI NON SAPERE”, cogliendo nella non conoscenza l’umiltà di imparare;  comunicare la propria esperienza allo scopo di diffondere una maggiore consapevolezza dell’importanza dello spirito a presidio dell’organismo;  chiunque intraprenda un cammino senza fissare una meta.

 

Perché avvicinarsi alla Reiki?

Per migliorare sé stessi, aumentare la conoscenza dell’indefinibile, per riempirsi d’amore e saperlo donare, per dare al bene altro bene.

 

Reiki si contrappone alle religioni?

ASSOLUTAMENTE NO!   Chiunque ha un credo lo mantiene consapevole che l’Amore è in Dio e lo assumiamo con la nascita.   Non è possibile disgiungere lo spirito dal corpo, così non è possibile amare in modo disgiunto da colui che è in TUTTO.

 

Reiki ha effetti collaterali?

Nessuno, chi lo dovesse provare deve assicurarsi che non sia frutto della propria mente.

 

Come si pone Reiki in relazione ad altre motodiche fondate sull’energia?

Gli operatori di ogni pratica energetica, i quali abbiano avuto una formazione legata al principio universale dell’amore, del rispetto per la vita e dell’unicità della persona, utilizzano ciò che già esiste nel mondo conosciuto, pertanto si aggiunge quale strumento a favore del benessere.

 

A cura di Paolo Tasinato

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