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Logosintesi per Guarire

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metodi nuovi

per essere

LIBERI

LOGOSINTESI PER GUARIRE

 

Dalla nascita ad oggi, ognuno di noi ha destinato uno spazio affettivo/emozionale alle persone che abbiamo conosciuto e da cui non sono più uscite.

Immaginiamo una casa vuota, quando andremo ad abitarla sarà necessario arredarla e andremo a scegliere i mobili secondo i nostri gusti, capita però di acquistare qualcosa con poca convinzione e quanto prima cercheremo di sostituirla.

Ora immaginiamo un cerchio con noi al centro, al suo interno si trovano le conoscenze cui abbiamo concesso di occupare uno spazio più o meno grande, inoltre alcune ci sono entrate di forza (quando si era bambini).

Questo fatto potrebbe rappresentare un problema, in altre parole, un blocco energetico da sciogliere (es. un/una maestro/a troppo severo, genitori nervosi, una violenza ecc.).

Ci sono vari modi per ricomporre un passato disomogeneo (psicoterapia, ipnosi, Programmazione Neuro Linguistica -P.N.L.-, Emotional Freedom Techniques – E.F.T. – ecc.).

 

Prima di tutto, è necessario rilevare l’evento portatore di negatività nel nostro passato, poi si passerà a praticare una delle tecniche menzionate.

 

Ecco di seguito un metodo facile con il quale ognuno può, anche da solo (ma si consiglia un operatore per la prima volta), tentare di modificare il passato per vivere al meglio il presente:

 

1     guardo dov’è la persona negativa: (pronunciare a voce alta le parole ed eseguire la seguente procedura preferibilmente farlo alla sera dopo le ore 22), accendere due candeline, un incenso da meditazione, una lampada al sale (o normale) di colore arancio e musica appropriata; sedersi comodi in modo che la muscolatura non abbia tensioni, mani appoggiate sulle ginocchia (oppure lungo i fianchi se distesi o in piedi), liberare la mente da ogni pensiero e focalizzare, con la massima attenzione, la persona;

 

2     recupero tutta la mia energia legata alla persona e la riporto al suo posto in me stesso/a: (pronunciare a voce alta le parole) visualizzare mentalmente ciò che riteniamo essere “L’energia” (una luce, una bolla, un flusso energetico ecc.), quando l’abbiamo localizzata, in una parte o in tutto il corpo della persona, la ricollochiamo sul nostro 3° chakra (plesso solare), la percezione di “rientro” deve essere accompagnata da un lungo respiro, portare le mani sul cuore per due minuti;

 

3     allontano l’energia non mia collegata alla persona, da ogni cellula del mio corpo e dal mio spazio e la rimando al luogo al quale appartiene: visualizzare interamente se stessi, immaginare l’energia dell’altra persona che abbiamo assorbito mentre esce da noi e si trasferisce rientrando nel corpo cui è appartenuta, quando la percezione di ciò è completa fare uscire dal nostro cerchio la persona stessa e disperderne l’immagine nel buio esterno;

 

4     recupero tutta la mia energia legata alle mie reazioni/emozioni di quella persona e la riporto al posto giusto in me stesso/a: (pronunciare a voce alta le parole ) dopo aver realizzato lo “spostamento” di chi turba la nostra armonia energetica e di averlo/a disperso/a, raccogliamo le nostre sensazioni legate alla negatività portata dalla persona nel nostro spazio interiore e facciamole svanire come fumo al vento (o altra immagine che rappresenti la dissipazione);

 

questo processo si deve ripetere fino a quando si avrà la netta sensazione di “liberazione” dal problema.

 

Come tutte le tecniche fondate sugli aspetti psicologici, sulle capacità mentali (ricordiamo le potenzialità del nostro cervello e della scarsa percentuale nell’utilizzo quotidiano), e sul forte potenziale dell’autoconvincimento, si possono ottenere risultati sorprendenti.

 

A cura di Paolo Tasinato

 

Apr 3, 2011 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Carezza REIKI

Carezza REIKI

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massaggio

carezza Reiki

 

IL MASSAGGIO REIKI

 

Cos’è il massaggio?   Ognuno di noi potrebbe dare una sua personale interpretazione del massaggio.   Niente di strano, tutti abbiamo una differente sensibilità fisica e spirituale.   Detto questo sembra semplice ma non è così.   Senza scomodare la storia del massaggio, possiamo dire senza dubbio che il massaggio fa bene indipendente possa essere terapeutico o rilassante.   Altra cosa importante è scindere il massaggio su due tronconi principali, quello occidentale  e quello orientale.   Infatti i principi su cui si fondono sono sostanzialmente diversi, il primo è appannaggio della medicina generale ed interviene nell’ambito curativo post-traumatico, il secondo si collega al benessere nel suo complesso e si fa carico nel ristabilire l’equilibrio mente-corpo e per farlo non è necessario possedere una laurea in medicina.

 

Ci sono massaggi denominati in tanti modi e per ogni problema fisico o energetico, sono tutti efficaci…come nessuno.   Mi spiego e faccio un esempio, se un bambino cade e si fa male, cosa fa la mamma?   Massaggia la parte traumatizzata e rassicura il figlio che tutto passa.   Sono due FONDAMENTALI aspetti.   Quello fisico (massaggio) e quello mentale (tutto passa).   Io ne aggiungo un altro, quello energetico, infatti l’amore in generale è energia e quello materno non ha limiti.   Quando la mano massaggia infonde anche l’energia amorevole che diviene “guaritrice”.   L’imput inviato verbalmente da madre a figlio (tutto passa) resterà indelebile nel nostro inconscio, per questo il “massaggio” è amato dalla grandissima parte delle persone e, collegandomi al primo capoverso, per fare il massaggio lo si deve “sentire dentro”, contrariamente avrà un beneficio di “superficie”. 

 

È un vero peccato che il massaggio abbia assunto un valore commerciale, lo svilisce del proprio principio fondante, quello di aiutare la persona fruente a volersi bene e, conseguentemente, voler bene agli altri, vivere al meglio la propria vita in salute aumentandone la visione positiva e innalzando la piacevole percezione del corpo.   È doveroso accennare al massaggio erotico o sensuale.   In una società consumistica del sesso, rientra anche questo tipo di massaggio assumendo l’erronea funzione di piacere corporale.   Se possibile è ancor più svilente di quello tradizionale nella considerazione dell’importanza relativa alla sfera sessuale non sempre vissuta in piena libertà.   Tutti possiamo capire, o ne siamo stati coinvolti, dai tabù educativi, religiosi o culturali i quali ci condizionano nelle espressioni del nostro amore e nelle relazioni intime.   Anche su questo è utile un esempio di cui molti possono essere stati testimoni se in famiglia ci sono sorelle o fratelli più piccoli.   Nel fare il bagno, oppure cambiare il pannolino, istintivamente i bambini  toccano le parti intime e qui, devo dire, le mamme seppure senza volontarietà procurano un grosso problema al proprio figlio e/o figlia quando allontanando bruscamente (se non schiaffeggiandola) la mano del piccolo e con una espressione severa dicono “via…manina brutta” oppure “…cosa sporca…”.   È  un trauma fortissimo (basti pensare quanto piccola e delicata è la mano del bambino).   Il fatto peggiore è l’impossibilità di poterlo rappresentare consapevolmente, l’evento si fissa nel nostro inconscio e non è riconoscibile nei nostri comportamenti.   Pertanto chi l’ha subito lo esterna con paure o ansie e può riproporlo ai propri figli.   Solo con metodiche di tipo psicologico (P.N.L. E.F.T. ecc.) si possono riportarli alla luce e liberarsene.   Tanto detto per significare la peculiarità del massaggio sensuale se proposto in modo professionale, è assolutamente unico nella propria efficacia.    

 

 La “carezza Reiki” racchiude in un’unica modalità le prerogative del massaggio rilassante, distensivo ed energetico.   C’è una sola condizione, deve essere eseguito con amore e basandosi solo sulla percezione del bisogno della persona.   Come si può tranquillamente immaginare, un buon massaggio non può avvenire sopra i vestiti, sembra banale doverlo dire, eppure qualche paziente ti chiede “devo spogliarmi?”.   Facciamo chiarezza in senso generale.   Quando andiamo da un medico fisiatra, fisioterapista o fisioterapeuta riabilitativo, certamente se gli diciamo “ho male qui”, ci chiederà di eseguire degli accertamenti diagnostici e successivamente tratterà il punto dolente e nelle prossimità nervose o tendinee, con movimenti articolari e/o torsionali distensivi se muscolari.   L’operatore Reiki esperto, o di altra medicina alternativa, seppur in presenza di esiti diagnostici non può utilizzare le stesse metodiche in quanto medico non lo è, ma riconosce il problema e lo affronta scaricando le tensioni negative interagendo nell’aspetto energetico e produce un massaggio dalla testa ai piedi, allo scopo di rilassare ogni irrigidimento istintivo attuato dalla persona sofferente.   È implicito l’uso di oli essenziali o creme per facilitare il movimento delle mani, pertanto gli indumenti dovranno necessariamente essere tolti.

 

Non a caso la “carezza Reiki” sconfina anche nel massaggio sensuale e la ragione è pienamente comprensibile, si tratta proprio di una carezza sulla pelle.   Personalmente sono in quella linea di pensiero il quale fissa nell’epidermide, il più “grande” organo sessuale che possediamo, peccato concentrarsi in piccole zone del corpo, no?

 

Un solo consiglio, se scegliete un operatore Reiki per scaricare le tensioni di questa vita frenetica, predisponetevi ad accogliere sensazioni forti…che possono emozionarvi come mai…e chiedete l’attestato di Master.

 

A cura di Paolo Tasinato