Dic 29, 2016 - Senza categoria    2 Comments

Coesistenza

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29 dicembre 2016

 

Il buio non è la notte…è uno stato d’animo

Il dono non è il donatore…spesso è un inganno

L’amore non è la persona…è un ideale

Ma se l’ideale dona uno stato d’animo…è amicizia

Che spesso inganna.

Tp

 

 

Soffio piano sulla tua irrequietezza

Prendo tempo per capire i tuoi sussurri

Mi lascio cadere sull’ondulazione del piacere

Sento di non essere solo quando il desiderio colma il vuoto nel mio petto

Salgo sul mio istinto per farmi trasportare nell’incoscienza dove tu esisti

Lascio libera la tristezza di seguirmi quando mi avvio per cercarti nella mia inesistenza

Raccolgo una manciata di sorrisi in una mano e nell’altra di pianti

Le affido al tempo perché li possa cospargere nei giorni in egual misura

Così per l’amore e l’amicizia

Così per la felicità.

Tp

Dic 23, 2016 - Senza categoria    2 Comments

Confidenziale

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CONFIDENZIALE

Se alla fine del tunnel c’è la luce, non lo so. Mi piace pensare che un dopo ci sia e, me lo auguro, migliore di questa vita. È una speranza. Una delle tante nella personale esistenza, come le illusioni, i desideri, i progetti, le intuizioni e le convinzioni. Quando la tristezza arriva, mi sembra di aver condotto una vita piatta e dipartita. In parte lo è stata. Però ho sempre avuto un sogno e per realizzarlo avrei scalato la montagna più alta o l’avrei inseguito fino al più profondo degli abissi. Così ho fatto. Pagando salato per le mie incertezze ed esultando se riuscivo nell’intento. Non si vive con il corpo ma con la mente e la somma dei due diventa felicità. Non è un dono, è una conquista. Perché la felicità porta alla libertà di essere e può accadere solo in un modo, apprendere la capacità di scegliere dove apparentemente scelte non ce ne sono. Pensare alla sfortuna per colpa degli altri, è il modo migliore per imprigionarsi nell’impossibilità di cambiare. Incolpare il destino per tutti gli eventi negativi della vita, significa radicarsi nell’immobilità. Non sono molto bravo nell’affrontare la sofferenza senza piangere ma è quel pianto la mia forza. È l’amore la mia cometa. È l’emozione la mia meta. Accanto a me ho il mio Angelo, è lui a spingermi nel precipizio, mentre cado mi vola vicino e prima di cadere mi prende fra le braccia. E piango. E tra le lacrime salgo lassù e gli chiedo di spingermi per cadere ancora tra le sue braccia. E sentirmi amato. Che il mondo sia difficile è un fatto ma è altrettanto vero che nessuno ce l’ha promesso che sarebbe stato facile. Allora, prendiamoci il peso dei nostri respiri e inoltriamoci fintanto che il sentiero non trovi il mare…poi ci penseremo.

TANTISSIMI AUGURI ai lettori/lettrici del mio blog e che le prossime Festività Natalizie e di Fine – Inizio anno 2016/17 offrano nuove opportunità ad ognuno

TP

Nov 21, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Solitudine

Solitudine

Se Fossi

 

 

Capitolo  10        La Solitudine…

 

È la percezione dell’Io interiore, sentirsi soli equivale a non riuscire di stabilire una comunicazione tra pensiero reale e coscienza spirituale. In verità non si è mai soli a meno che non lo si voglia, l’amore ne è la dimostrazione! Quando si è innamorati tutta la nostra attenzione si dirige a chi è oggetto delle nostre emozioni che terremo costantemente vicino a noi col ricordo…a volte per tutta la vita. Tale presenza virtuale connette il nostro corpo a quelle parti di noi che troppo spesso ignoriamo. Non dimenticare chi ci ha amato, è il modo di vincere quell’interiorità latente che è poi la causa delle nostre tristezze e delle gioie. Amare è, di conseguenza, il nostro vero “IO” e va continuamente alimentato con il “sapersi dare” come fosse l’ultima volta. Sebbene la mia struttura mentale, abituata al pragmatismo, trovi l’ideale collocazione nell’ambito lavorativo, un’altra parte di me si fa strada nei sincronismi degli accadimenti e mai, come nell’ultimo periodo, è tanto forte. Provo un senso di disagio nell’inoltrarmi in simili argomenti, sono complessi, di difficile assimilazione quando a una risposta corrisponde un nuovo “perché” ma non voglio escludere nulla. È mia convinzione quella di cercare una soluzione, o una risposta, quando ci accorgiamo di quanto si può perdere se oltre agli occhi non apriamo anche la mente. Laddove vi sono i colori ci sono le sfumature e sono quest’ultime, a volte, a dare un senso all’insieme.

Ott 19, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su INCANTO

INCANTO

romantiche

 

 

19 ottobre 2016               l’Albero

 

Potrei essere il vento

E avvolgerti in spirali di passione

Se fossi il sole

Ti sfiorerei con calde carezze d’amore

Ma sono un albero

Ti ho conosciuta che eri piccola

Gioivo a dondolarti nell’altalena appesa al mio ramo più robusto

Ora sei cresciuta e sei bellissima

E sono felice quando ritorni di tanto in tanto

Sulla mia altalena con le tue…

Le nostre malinconie.

 

Tp

 

 

17 ottobre 2016               Ritorna

 

Vederti è stata un’emozione

Come se il cielo allargando le braccia volesse accogliere il mare

Ti prego ritorna

E lascia che le tue onde incontrino i silenzi dei miei desideri

Fa si che la brezza increspi la calma del destino

Così che ognuno possa essere parte dello stesso elemento

 

Tp

 

 

29 settembre 2016          Frasi

 

Se immaginassi TE in ME

Scriverei di NOI

Ma se noi fossimo il VERBO

Coniugherei infinite volte

Ti Amo.

 

 

Il piacere del bacio nel tempo sfuma

Non la persona che te l’ha dato.

 

 

Ricordati di non essere il mio ricordo

Potrei scordarti

Sii invece l’incertezza del mio presente

Saresti il ricordo del mio futuro.

 

Tp

Set 9, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Animatamente

Animatamente

Anna (3)

9 settembre 2016

 

Amore mio conducimi nella Vita

Perché in questo momento non mi sembra di esserci

 

Tp

  

Se tu fossi la mia cometa

Ti seguirei negli spazi dell’anima

Sebbene la ragione mi assicura

Che mi perderei

 

Tp

 

 Se vuoi conoscere la profondità dei pensieri

Non soffermarti sui significati di superficie

Poiché spesso tra le due necessita una mediazione

Che non è nella conoscenza dei sapienti

Ma nel coraggio delle scelte

Ancorché il rischio di sbagliare provochi nella ragione

L’effetto di riconoscerci.

 

Tp

 

Se tu fossi una goccia di pioggia salirei sulla cima più alta

Per essere il primo a raccoglierti

Se tu fossi una lacrima caduta nel mare

Lo svuoterei per ritrovarti

Ma se tu fossi il vento ti odierei

Perché ignoro il modo di cercare le forze che ti muovono

 

Tp

 

Scegliere una stella in ricordo del proprio amore è molto romantico

Ma la cosa importante di quel momento

È avere lo sguardo nella stessa direzione

 

Tp

 

 

 

 

Mag 6, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Sensualità

Sensualità

sensuale

Amicizia sensuale

 

Ed ora AMICA mia…

conquistami con le tue labbra

eccitami con la tua lingua

deliziami con la tua sensualità

inebriami con il tuo profumo

estasiami con la tua pelle

appagami con la tua passione

nutrimi con il frutto della tua femminilità

Ed ora AMORE mio…

esplodimi nel cuore e propagati nell’Anima

poiché ogni spazio in me ti vuole conoscere.

 

tp

Mag 4, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Il Mio Libro 2

Il Mio Libro 2

Celeste 2

Capitolo 1           Rabbia Introspettiva

 

Sono parte di un vivere intrapreso fra l’equivalenza del dovere e del diritto. Mi districo da una cultura trasmessa più con la virtualità familiare che non con un valore sociale. Nessun perché, niente dubbi, non ci sono risposte a domande inutili. Devo studiare, devo imparare, lavorare, far su famiglia e mettere al mondo figli. Ai quali dovrò insegnare le stesse cose. Che ci faccio qui ora. La vita è predestinata e si compie senza scelte ragionevolmente ponderate. Non ha importanza conoscere la persona al tuo fianco nel percorso da seguire. Basta il matrimonio, una promessa scritta sul niente, un impegno assunto sulla convinzione del momento. Un guardare avanti tra la nebbia, un arrancare nel mezzo di una tempesta e pensare che sia normalità. Si vive e si muore nell’abitudine. Si va in chiesa alla domenica per chiedere a Dio che tutto rimanga così. In un mondo di progressivo impoverimento. La confessione per il perdono di peccati che so, li ripeterò. La comunione per il corpo di Cristo nella retorica di un credo imposto. Le vacanze obbligatoriamente in posti sempre diversi sebbene non piacciano, ma non devo farlo capire agli altri. Condizionamenti istituiti da riti tribali anacronistici e limitativi della libertà di capire. Storia di un passato ristretto da parolieri assuefatti di verità preordinata. Favole scritte per una illusa, eterna infantilità. Differenze di genere inesistenti. Le razze possono distinguere gli animali non gli uomini. Le religioni sono diverse nel linguaggio ma non nelle preghiere. Le emozioni e gli amori non sono di nessuno ma possono tutti conquistarli, basterebbe accettare l’idea che non sono dovuti. Il sostenersi non è un obbligo ma uno scambio irrinunciabile. Io non sarò io fintanto che qualcuno non mi dirà “tu sei”. Mi sento costretto a vivere per aver un passato da raccontare. Così che in futuro non mi si dimentichi. Non voglio innamorarmi ma poter esistere per una donna. Così che la mente non m’inganni quando penso all’amore. L’inclinazione di una strada è una salita solo se la guardiamo dal basso. Si può dire che il nulla non esiste quando in esso c’è la solitudine. Soli non si è mai perché vicino ci siamo noi.

 

 Capitolo 2           l’Abbandono di Celeste

 

Tizzoni ardenti in pieno petto, quelle poche parole bruciano il tempo, il corpo, la mente e l’anima. Lei mi dice “Non ti amo più” e si allontana come un fiocco di neve sospinto dal vento d’inverno. Raccolgo il suo orecchino che si era impigliato nel mio maglione. Lo stringo nella mano e la guardo chiedendole “girati…ti prego” e Celeste lo fece, ma solo per un attimo e capire dallo sguardo il suo addio. Quello stesso posto dove c’incontrammo, in fiore ad ogni stagione, divenne arido e quasi sconosciuto. Cerco intorno a me qualcosa, qualcuno per condividere il momento, per trovare una ragione. Nessuno. Alzo lo sguardo al cielo come a trovare conforto in un soffocato “perché”. Non riesco nemmeno a ricordare una preghiera, se mai ce ne fosse una, per un amore reciso. Riassumo gli ultimi cinque anni in cinque lunghissimi minuti, cercando nei miei sbagli un motivo per giustificarli. Non sono stato abbastanza attento. Ho dato per scontato che le giornate dovessero trascorrere esattamente così. Ho pensato che le sue richieste fossero di meno del nostro sentimento. Ho voluto proteggerla quando, invece, avrebbe voluto che la sostenessi. Ho permesso al mio essere di sovrastare il suo? Come fa il tramonto sulla mia ombra? Non so perché, il come sia avvenuto e non sono sicuro nemmeno di volerlo sapere. Cambierebbe poco. Oppure si. Conoscere una risposta aiuterebbe a collocarmi in un punto di osservazione diverso e capire il modo per evitare gli errori. O forse è proprio la possibilità di sbagliare che mi rende libero dalle paure. Volare non è per tutti e nemmeno precipitare. Sono caduto dove ad aspettarmi c’erano solo le mie intuizioni. L’esistenza non è la collimazione di vivere e neppure si può essere sé stessi se nella consuetudine ci si adagia. Ora me ne rendo conto. Tutto è accaduto con precisa circolarità, quasi vi fosse la beffa del destino nel succedersi dei giorni, degli abbracci e dei nostri “ti amo”. Ma cos’è l’amore? Scegliere tra bene e male, guardare la luce e il buio con la stessa speranza, badare a noi e a chi ci vuol bene con eguale passione, vivere la realtà e fantasticare con pari emozioni,  amare non è solo dire ti amo, è un bagliore che si avvicina con la velocità della passione, una flebile fiammella divampata in un fuoco che si espande tanto in fretta quanto più spazio c’è nel cuore e arde tanto quanto l’anima è più ricca di sentimenti, è una prigione vista dall’esterno, nella quale si immagina di poterci morire di felicità. E la sofferenza? È una luce che si spegne, un campanile privo della campana, un tronco rinsecchito sulla spiaggia, un vagone vuoto in coda al treno dell’infelicità. La gioia e la tristezza sono quindi condizioni della vita che il tempo modifica nel suo inesorabile trascorrere. Non può esserci altra spiegazione, se non che l’amore è l’unica forza creativa laddove lo sguardo provi meraviglia. Appartenente al cielo, al mare, alla terra e diviene essenza, quella stessa da cui scaturisce la spiritualità della quale ci nutriamo per dare un senso alla vita. Le parole non hanno tanti significati quanti ne danno le emozioni, esse spaziano nell’anima, riposano nel cuore, accrescono le percezioni, aleggiano nel respiro, formano i pensieri, diventano poesia. Si lo so, ti amo. Quello che non so, è fino a quando.

Apr 29, 2016 - Senza categoria    Commenti disabilitati su FiloSofia

FiloSofia

Energia

 

A N A L O G I A…E S S E R E  O  V I V E R E…

 

TALETE

di Mileto era convinto che l’acqua fosse l’inizio di ogni cosa

V I V E R E

“ÀPEIRON” disse ANASSIMANDRO

il quale intravedeva nel creato “l’infinito”

e in quello che viene creato un inizio e una fine

E S S E R E

ANASSIMENE riconobbe l’aria quale artefice del

fuoco, dell’acqua e della terra

costatò che la pioggia evaporando rilasciava materia

V I V E R E

Per l’eleatico PARMENIDE niente nasce da niente

e le immagini percepite dai nostri sensi non collimano

con la ragione umana

V I V E R E

Secondo ERACLITO tutto scorre

e niente dura in eterno

immergersi nell’acqua e rifarlo una seconda volta

né l’acqua né il nostro corpo sono rimasti gli stessi

E S S E R E

EMPEDOCLE arriva alla conclusione che le 4 “radici” principali

l’aria, la terra l’acqua ed il fuoco

determinano l’esistere di ogni cosa con la forza dell’amore

V I V E R E

ANASSAGORA ha definito “semi”

i principi fondamentali infinitamente divisibili

di cui sono formati i vari corpi

quindi tutto è in tutto,  (un anticipo delle cellule epiteliali)

E S S E R E

DEMOCRITO inventò la parola “atomo”

con cui ogni cosa viene costituita

i mattoni primordiali indivisibili

V I V E R E

Sul tempio di Delfi fu inciso “CONOSCI TE STESSO”

la saggezza dell’Oracolo Apollo che veniva espressa

attraverso la sacerdotessa Pizia

la mitologia, i filosofi e storici greci

hanno formato lo zoccolo su cui oggi il pensiero e la scienza si fondano

Dal Dramma di EDIPO fino a ERODOTO e TUCIDIDE

l’azione degli astri sul destino venne definita “Influentia”

e nacque la prima forma di medicina che si evolse osservando la natura

Dall’isola di Caos IPPOCRATE intravide nella “moderazione”

il modo migliore per vincere le malattie

V I V E R E

Star bene per l’uomo è normale

quando si ammala c’è uno squilibrio fisico e psichico

L’armonia del corpo e del modo di vivere diviene interazione con lo spirito e quanto ci circonda

tale fu lo studio di Ippocrate che espresse in un giuramento

l’importanza dell’Arte Medica…

“Giuro su Apollo e su Igea e Su Panacea e sui Dei tutti, chiamandoli a testimoni, di tener fede secondo le mie forze e il mio giudizio a questo giuramento e a questo Patto scritto… “ “…mi varrò del regime per aiutare i malati secondo le mie forze ed il mio giudizio, ma mi asterrò dal recar danno e ingiustizia…” “…Non darò a nessuno alcun farmaco mortale neppure se richiestone…” “…Non opererò neppure chi soffre del mal di pietra, ma lascerò il posto a uomini esperti in questa pratica…” “…Se dunque terrò fede a questo giuramento e non vi verrò meno, mi sia dato godere il meglio della vita e dell’arte, tenuto da tutti e per sempre in onore…”.

E S S E R E

 

SOCRATE disse

“…LA PERSONA PIU’ SAGGIA E’ QUELLA CHE SA DI NON SAPERE…”

 

nell’architettura della vita non esiste un solo progetto

in ogni progetto non esiste una sola architettura…

il bisogno di esprimersi avviene oltre ogni volontà

ogni volontà sa esprimersi con la ragione…

la ragione risiede nell’intelletto

ESSERE prende ampiezza dall’energia astrale contenuta

dal nostro semplice quanto complicato

E S I S T E R E…

la forza di adoperare il tempo per capire se stessi allunga le conoscenze…

la Conoscenza è ricerca…e di cercare non c’è fine…se il fine è conoscere…

collocarsi ai margini degli eventi vuol dire osservare…

l’osservazione si espande alla contemplazione quando l’emozione di una semplice vita…

si inoltra nella complessa universalità la cui definizione comune è…normalità

l’immenso sguardo dell’uomo trova i suoi confini in un granello di sabbia…nel quale spazio si trova il pregiudizio della sua grandezza…V I V E R E.

VIVERE  è una scelta unita alla consapevolezza del creato…divenuto tale, quando il primo pensiero concepì la V I T A…

tp

 

 

 

 

 

                                                   FELICITA’

 

 

 

Nei ricordi più belli dell’infanzia

Mi manchi

Come una vertigine d’amore

Mi manchi

 

Come il vento forte sul viso

Ti sento

Come una fresca pioggia d’estate

Ti sento

 

Come il rosso intenso di una rosa contro il colore del cielo sereno

Ti vedo

Come la polvere in sospensione illuminata da un raggio di sole penetrato da un balcone semichiuso

Ti vedo

 

Quanto l’onda dell’emozione del primo amore

Ti ricordo

Tanto il giorno quanto la notte nel susseguirsi dei sogni

Ti desidero

 

Come ritrovarsi tra gli amici più cari

Mi emozioni

Come tra le braccia della donna che si ama

Mi rassereni

 

Nel vagito di un bambino

Ti ascolto

Come un’ape tra i petali

Ti cerco

 

 

Si…mi manchi.

 

Tp

 

Apr 23, 2016 - Senza categoria    2 Comments

Riflettere

Front Libro

(testo tratto dal mio libro)

 

Ogni alterazione imprime nei sensi

L’equivalenza dell’inizio

Ogni inizio modifica l’inclino naturale

Delle evocazioni dell’IO.

Tp

 

RIFLETTERE (serve?)

 

Non sempre riflettere, meditare, esaminare la propria coscienza, osservare o pregare, porta chiarezza di pensiero, ovvero, cambiare opinione sui fatti, sulla realtà o sulle persone. Vi è una sorta di imponderabilità nel comportamento degli esseri umani da stupire anche i più navigati esperti del linguaggio verbale, non verbale e del corpo, nelle relazioni sociali e/o interpersonali. Mi sono disposto alla comprensione, alla tolleranza e ad accettare le diversità delle persone. Ho provato, quindi, a dare fiducia incondizionata sollecitando unicamente una visione positiva degli eventi legati all’azione individuale. Non ho voluto crearmi aspettative per quanto riuscivo a dare e non ho voluto credermi quando mi dicevo che “non sempre guardare il bicchiere mezzo pieno ti mette al sicuro da chi lo vede mezzo vuoto”. Infatti, sembra più credibile chi si lamenta di tutto, sempre e comunque, sebbene personalmente non abbia problemi apparenti. È un paradosso. La persona positiva viene vista come la sfigata di turno, un’inguaribile illusa, una sprovveduta. Esiste un senso comune sulle cose? Etica, morale, decenza o indecenza? Forse si o forse no, sembra nascere tutto dal contesto dove avviene un certo fatto e dall’interesse che ne discende, sociale o politico (mass-media, aiuto). Tutto questo è “normale”. Siamo esseri bipolari. In tutte le scienze e culture vi è una contrapposizione di idee, di credenze e per le quali siamo disposti a scendere in guerra. È nella nostra storia. È nella nostra genesi. È nel nostro DNA. In sintesi è nel nostro cervello formato da due emisferi, la mente e l’anima, la ragione e la coscienza. Una sola cosa si può dire, suggerire o consigliare, ACCETTIAMOCI finalmente! NOI e l’UNIVERSO, siamo fatti così! La cosa più assurda, è pensare che gli altri siano diversi. Anche gli alieni sono soggetti alle leggi universali. Anche loro sono esseri bipolari ovunque si trovino. Pure loro hanno le stesse problematiche sociali e di sopravvivenza, non ho dubbi. Indistintamente tutti siamo soggetti con poli inversi, negativo e positivo, yin e yang. Allo stesso modo attendiamo nelle religioni e nelle svariate culture spirituali, una ricerca del proprio “sé” (dell’Io, super Io, ego ecc.). Fondamentalmente l’uomo cerca per scoprire, per sapere da dove arriva e dove sta andando, ma, il dove siamo ora non interessa? Eppure, è qui e ora che rende cosciente il “chi sono?”. Le varie metodiche di introspezione e/o meditazione, indicano la direzione e il luogo di ricerca che sono sostanzialmente due, mentale e fisica. La prima inerente alla conoscenza spazio/temporale per focalizzare il significato di una presenza in questo preciso punto dell’universo, la seconda riguardo alla vita molecolare che sfocia nell’intuizione di un concetto nuovo sull’energia o “non materia” sul quale redigere una composizione plausibile sull’esistenza. Pertanto la riflessione è senza dubbio uno strumento a disposizione di chiunque si pone, idealmente, in sintonia con il creato di cui egli stesso ne è parte attiva.

Raggiungere un tale livello di consapevolezza apre a un’ipotesi verosimile, quella di poter SALVARE IL MONDO. Proviamo a esercitarci nel pensiero. Ciò che si racchiude nell’incredulità non è quanto sia reale o meno l’esistenza dell’immateriale, ma quanto quest’ultimo agisca sulla materia. Allo stesso modo non è inverosimile quanto pensa l’uomo, ma gli effetti di quest’ultimo nelle azioni che ne conseguono.

Immaginiamoci allora, come anzidetto, di iniziare un percorso di introspezione, di ricerca del “sé”, di comprensione del movimento delle energie sottili, ancorché in una dimensione spirituale. Nell’ampolla delle bio-energie si può trovare ogni forma di pensiero positivo, comune a tutti ed inteso come la forma più vera dell’espressione energetica della quale ogni granulo di materia si nutre. Le citazioni filosofiche spesso rendono il senso di come possano assottigliarsi le certezze materiali per spiegare “chi siamo”. Ma se rapportiamo il PENSIERO all’UNIVERSO e il CORPO ai granuli di MATERIA che lo costellano, abbiamo la DIMENSIONE di quanto sia irto il cammino della conoscenza. Possiamo, pertanto, comprendere perché siano state così poche le testimonianze terrene riguardo all’illuminazione. Tale raggiungimento è frutto di un profondo studio sulla “liberazione” della mente e renderla pura dalle logiche di un pensiero strutturato e teso alla condivisione ed approvazione dei più. Tanto detto per significare, pur in parte, all’ideale trasformazione interiore nel cui ambito, si coglie l’esito della ricerca solo ad una condizione, la solitudine.

Su questa ipotesi di unicità, lo scopo non è l’assunzione di adepti pronti a confluire in una sola direzione, ma al contrario, lasciare una traccia sulla quale ognuno possa attingere le ragioni per dare a sé stesso l’unica propria libertà, il pensiero. Invero, assistiamo a un continuo moltiplicarsi di pratiche e metodi ancor fondati su aspetti energetici, strumenti di benessere psico-fisico, quasi vi fossero molti modi di infonderli e gli uni più efficaci di altri. Non può essere così. Il motivo è semplice quanto complesso nella sua singolarità e risiede sul principio del “nulla” da cui nasce “l’inizio”, scientificamente accettabile da tutte le culture, il “Big Bang”. Se vogliamo credere che tutto è UNO, se scegliamo di pensare alla nascita dell’universo scaturita da una grande energia creativa da cui siamo discesi, allora non ci può esser dubbio, siamo ancora in quel “brodo” di pulviscolo atomico. Conseguentemente non ci possono essere diverse “energie” ma l’ENERGIA.

Una differenza (proprio per essere coerenti con il nostro “bipolarismo aurico”) possiamo certamente condividerla notando come in tutte le culture del passato e del presente, ci si riferisca ad una energia ancestrale ed una corporea. Infatti, Rei e ki si congiungono, Yin e Yang si uniscono, mente e corpo si compensano. Un’altra forza si può aggiungere per la massima efficacia in ogni trattamento, ordine o metodo, è l’AMORE. Perdere quel senso terreno (leggi remunerazione) dell’intelletto che conduce unilateralmente in schemi subordinati dalla società “evoluta”, porterebbe ad una convergenza delle menti illuminate e convogliare  tale energia in una confluenza, etica e morale, per iniziare un ciclo attivo di volontà interconnessa ad una motivazione universale, quella di salvare questo pianeta. L’importanza assoluta del pensiero “positivo” può determinare la sopravvivenza della Terra. Non è una astrazione, faccio un esempio;  un operatore Reiki con alcune sedute aiuta una persona, ma dieci operatori possono “guarirla”.   Se questo fatto è l’equazione, possiamo inoltrarci nell’ipotesi, per vari aspetti credibile, di come liberarci dalle previsioni di catastrofi mondiali. Basterebbe che tutti gli individui presenti sul Pianeta Azzurro pensassero la stessa cosa positiva. È inimmaginabile l’energia prodotta da tanti cervelli (o campi elettromagnetici neurali – equazioni di Maxwell) e quei cambiamenti da tutti auspicati potrebbero avverarsi, salvando l’uomo da sé stesso. A quanti è capitato di pensare a un amico, un parente, o conoscente, e a breve squilla il telefono ed è proprio quella persona. Sicuri che sia sempre un caso?

 

 

Tra il cielo e la terra ci sono gli ANGELI

Non si vedono e non si possono ascoltare

Ma la loro presenza è tra le PAROLE

Nelle note MUSICALI

Nella POESIA

Nell’ARTE

Nell’AMORE

Nei gesti d’AFFETTO

In un segno d’AMICIZIA

In tutte le cose belle della VITA

Perché non CREDERCI

Diventare un Angelo in Terra non è difficile

Basta pronunciare più e più volte TI AMO

Senza mai pensare che vi possa essere ostacolo così grande

Da impedirne il perpetuarsi

  

tp

Apr 23, 2016 - Senza categoria    1 Comment

Senza Nessuno che Ascolti

TP autoritratto

 

18 aprile 2016                   Senza Nessuno che Ascolti

 

Il silenzio di me forma frattali di parole insignificanti

Disconnesse dai pensieri accalcati prima di precipitare nelle profondità di una frase incomprensibile

Ti Voglio…

Per favore…sii Mia come la chiarezza della luna piena

Stammi vicina come l’aria che inspiro

Aggrappati a me come fa l’amore col cuore

Colorami come fa la primavera col prato

Guardami come fanno gli occhi di chi vuole vivere colla vita

La fissa…e la prega di rimanere

È…forse…l’unica ragione per cui si possa pregare

Sebbene essa sia lo stesso motivo

Per cui vale la pena piangere

Ma Tu sorridimi

Come fa il cielo al sole

Poiché in questo momento vorrei essere li

Ad abbracciare il nulla per dare un senso a quello che ho

Avere tutto…e non possedere niente

È come dire Ti Amo

Senza nessuno che ascolti.

 

Tp

 

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